L’ex palazzo della dogana, imponente lungo il fiume, affascina con la sua maestosa architettura, che si fa ancor più suggestiva al tramonto. Questo storico edificio, incendiato dai repubblicani nel 1921, continua a dominare il paesaggio di Dublino con la sua presenza maestosa.
Custom House
The Custom House (tradotto in italiano la Dogana di Dublino), venne progettato da James Gordon, con la funzione di servire come dogana per il Porto di Dublino. Si erge maestoso lungo il fiume, testimone di una storia segnata dall’incendio del 1921, appiccato dai repubblicani. Caratterizzato da decorazioni ricche di allegorie, l’edificio rappresenta l’Abbondanza, l’Industria, Nettuno, Mercurio, la Speranza e i fiumi dell’isola.
Le arcate che lo compongono racchiudono un padiglione ornato dai blasoni d’Irlanda. Situato nelle vicinanze della Procattedrale di Santa Maria, a pochi passi da O’Connell Street, e non lontano dal Trinity College e dal Museo delle Cere di Dublino, la Custom House è una tappa imprescindibile per chi visita il cuore storico della capitale. Per catturare appieno la sua imponenza, vi consigliamo di scattare una foto dalla sponda meridionale del fiume, dove il panorama restituisce tutta la grandiosità di questa storica struttura, a pochi passi dal vivace quartiere di Temple Bar.
Custom House: la storia
Nel 1779, l’architetto James Gandon, rifiutando un’offerta di lavoro a San Pietroburgo, si trasferì a Dublino per progettare uno dei più eleganti edifici georgiani della città. Qui rimase per il resto della sua vita, lasciando un’impronta indelebile con altre realizzazioni come le Four Courts e i King’s Inns.
La costruzione della Custom House, avviata nel 1781, fu un’impresa complessa e ostacolata da numerose difficoltà. Il terreno, impregnato di acqua marina, necessitava di continui interventi di drenaggio e di fondamenta rafforzate per evitare il rischio di abbassamenti. A complicare ulteriormente i lavori, gli operai richiedevano costanti aumenti salariali, mentre i detrattori del progetto compivano atti di sabotaggio. Nonostante queste sfide, l’edificio venne completato nel 1791, con un investimento totale di 400.000 sterline.
Nonostante le difficoltà, tra cui un devastante incendio e la morte della moglie, James Gandon non si fece scoraggiare. Nel 1791, completò la sua opera più famosa: la Custom House, realizzata in pietra di Portland lucente. La facciata sud, con il suo maestoso pronao dorico, si affaccia sul fiume, mentre quella nord si rivolge alla storica Gardiner Street, tipica dell’architettura georgiana.
A impreziosire l’edificio, ci sono quattordici teste di divinità fluviali, collocate sopra porte e finestre, che rappresentano i principali fiumi irlandesi. La cupola è decorata con un’allegoria del Commercio, realizzata dallo scultore Edward Smyth, che arricchisce ulteriormente l’imponenza della struttura.
Nel 1921, la Custom House (dogana di Dublino), fu danneggiata gravemente durante un attacco da parte delle forze nazionaliste, che scatenarono un incendio che divampò per giorni. Il restauro dell’edificio iniziò nel 1926, ma durante i lavori la pietra di Portland del tamburo della cupola fu sostituita con la pietra di Ardbraccan, che però si deteriorò rapidamente. A causa di ulteriori danni, nel 1970 fu necessario un restauro più approfondito. L’attuale versione della Custom House fu finalmente inaugurata nel 1991, dopo un ampio progetto di rinnovamento.